Vinitaly 2025 si conclude con numeri da record, confermandosi ancora una volta come la fiera del vino più importante d’Italia e uno degli appuntamenti strategici a livello internazionale. Dal 6 al 9 aprile, Veronafiere ha accolto 97.000 presenze da oltre 130 Paesi, di cui ben 32.000 buyer internazionali, pari al 33% del totale. Un risultato in crescita del 7% rispetto all’anno precedente, che rafforza ulteriormente il posizionamento globale della manifestazione.
Stati Uniti, Germania e Regno Unito trainano l’export
I dati evidenziano un incremento significativo nei tre principali mercati di riferimento per il vino italiano:
- +5% per Stati Uniti e Germania
- +30% per il Regno Unito
Bene anche Francia (+30%), Belgio e Olanda (+20%), Svizzera e Giappone (+10%). Stabili le presenze da Canada e Brasile, mentre si registra una lieve flessione dalla Cina (-20%).
Numeri che assumono ancora più valore se letti nel contesto attuale, segnato da dazi USA e tensioni geopolitiche. Nonostante queste difficoltà, Vinitaly si è confermato un evento centrale per il futuro del vino italiano e per lo sviluppo delle relazioni commerciali internazionali.
Oltre 4.000 espositori e una forte presenza istituzionale
Con più di 4.000 aziende presenti, Vinitaly 2025 ha rafforzato il proprio ruolo di piattaforma di confronto per tutto il comparto. Tra le presenze istituzionali di rilievo, per la prima volta, due Commissari UE in visita ufficiale:
- Christophe Hansen (Agricoltura e Sviluppo rurale)
- Olivér Várhelyi (Salute)
Presenti anche i Ministeri dell’Agricoltura, del Made in Italy, degli Affari Esteri e ICE – Agenzia per la promozione all’estero, che ha coordinato il piano di incoming dei buyer.
Le novità: Vinitaly Tourism e focus sui trend emergenti
Grande successo anche per Vinitaly and the City, il fuori salone nel centro storico di Verona, con oltre 50.000 degustazioni vendute, mantenendo il dato del 2024 ma con un giorno in meno di programmazione.
Tra le principali novità dell’edizione 2025:
- Vinitaly Tourism, nuovo format dedicato all’enoturismo
- Spazio a trend in crescita come No/Low alcol, RAW Wine e vini in anfora
Queste iniziative, come sottolineato dal direttore generale di Veronafiere Adolfo Rebughini, confermano la volontà di anticipare le tendenze del settore e offrire un’esperienza fieristica sempre più completa.
“Verona si riafferma capitale europea del vino. Vinitaly ha dimostrato coesione e visione strategica. Lavoriamo per rafforzare la nostra presenza sul mercato USA con Vinitaly USA, il 5 e 6 ottobre a Chicago.” – Federico Bricolo, Presidente Veronafiere