Il Pinot Nero Ludwig di Elena Walch vince il Concorso Nazionale del Pinot Nero 2025, un evento che ha registrato un nuovo record di partecipazione con 116 vini in gara provenienti da 10 regioni italiane. Il concorso ha anticipato la 27ª edizione delle Giornate altoatesine del Pinot Nero, in programma dal 16 al 18 maggio a Montagna e Laghetti (BZ).
Il podio del Pinot Nero
A conquistare il gradino più alto del podio è stato il Pinot Nero Ludwig di Elena Walch, a conferma dell’eccellenza dell’Alto Adige nella produzione di questa varietà. Al secondo posto si è classificato il Pinot Nero Riserva Burgum Novum della Cantina Castelfeder, seguito dal Pinot Nero Riserva Trattmann della Cantina Girlan. A chiudere la top 5, il Pinot Nero Riserva Maglen di Cantina Tramin e il Monticol della Cantina Terlano, entrambi al quarto posto ex aequo.
I migliori per regione
Oltre al vincitore assoluto, il concorso ha premiato i migliori Pinot Nero per ciascuna regione partecipante:
- Valle d’Aosta: Grosjean Vins
- Friuli Venezia Giulia: Castello di Spessa
- Lombardia: Conte Vistarino
- Piemonte: Bricco Maiolica
- Sicilia: Feudo Arancio
- Toscana: Fattoria di Cortevecchia
- Trentino: Maso Cantanghel
- Umbria: Torre Bisenzio
- Veneto: Borgo Stajnbech
Giornate Altoatesine del Pinot Nero: il programma
Le Giornate Altoatesine del Pinot Nero 2025 si apriranno venerdì 16 maggio con la premiazione ufficiale al Castel d’Enna a Montagna. Da sabato 17 a lunedì 19, l’Ospizio di San Floriano a Laghetti ospiterà le degustazioni di tutti i 116 Pinot Nero presentati, su prenotazione tramite il sito ufficiale www.blauburgunder.it.
Il ricco programma collaterale include masterclass tematiche, escursioni nei vigneti e nuove attività come il “Pinot Noir & Bike”. Tra i protagonisti degli eventi: Ivan Giovanett, Roberto Anesi e Hans Terzer, con verticali storiche e focus sulle tecniche di coltivazione italiane.
Un concorso in crescita
Secondo Ines Giovanett, presidente del Comitato organizzatore, “quest’anno il concorso ha evidenziato una qualità altissima, dimostrando come terroir, tradizione e stile possano esprimersi magnificamente nel Pinot Nero”. La molteplicità delle interpretazioni e il crescente numero di partecipanti confermano il ruolo centrale di questo vitigno nel panorama vinicolo italiano.